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Di quando un libro fa quel che si propone di fare

Leggere un buon libro è sempre un piacere. Ed è bello sapere che ciò resti valido, anche nel 2021.
100 regole per motivare te stesso
come riconoscere le tue potenzialità e diventare finalmente la persona che potresti essere.
Ecco il buon libro di cui scrivo oggi. Mi sembra evidente, ma preciso che non si tratta di narrativa, dunque la mia impressione del tutto non ha nulla a che fare con la trama.
254 pagine per 100 capitoli, consigli rapidi e a effetto, come una successione inesorabile di shot.
Mi rendo conto che il livello di autostima di te che mi leggi può essere diverso dal mio che scrivo questo post. Quindi ti annoierò con le mie botte di vita da cinica prestata alla provincia per darti un’idea di quale sia il mio. Il mio compagno dice che porta acqua alla piantina della mia autostima da quando stiamo insieme – quasi 11 anni – e comincia solo ora a vedere le prime foglioline verdi. Ho reso l’idea? Non voglio entrare nei dettagli nè credo che sia necessario, ma è per farti capire che non parto da lettrice di una cosa del genere per solo diletto. Tutto l’aiuto possibile è ben accetto, ogni passo in avanti è ben accolto. E questa lettura non è stata casuale, ma è inserita in una sorta di percorso di auto-aiuto che rientra tra le cose con cui impiego il cervello in tempo pandemico. C’è chi fa la maglia, c’è chi comincia a lavorare sulla sua autostima, che ti devo dire. A ognuno il suo veleno.
Ora che sai qualcosa in più di me, propongo di ri-concentrarci sul testo. Ti lascio le parole che ne ho scritto su Goodreads, appena chiusa la postfazione:

100 regole per motivare te stesso by Steve Chandler
My rating: 5 of 5 stars
Sono 100 capitoli brevi, ma intensi, con modi e maniere per motivare te stesso.
La cosa più bella di questo libro è che, a sua volta, è fedele a se stesso – e al suo titolo. Il fatto che fosse pubblicato da Vallardi mi ha spinto a comprarlo e a prenderlo più sul serio di quanto avessi preso titoli che vorrebbero essergli simili in libreria. Direi che ho fatto bene e che mi ha fatto bene. Non sarà la panacea di tutti i miei mali, ma ho persino la tentazione di trascriverne l’indice da qualche parte, il che direi che per un testo del genere può solo voler dire: obiettivo raggiunto.
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Ecco. Che questo mi serva di ulteriore lezione per quando incontrerò il prossimo libro. Non è giusto nè corretto non dare 5 stelle a un autore che abbia raggiunto l’obiettivo prefissato. Cercherò di ricordarlo, anche la prossima volta che incontrerò uno scrittore che abbia la sfortuna di non far di cognome Wilde. Quindi punteggio massimo per Steve Chandler, che non avevo mai letto prima di questi giorni e che potrei persino decidere di ritornare a scoprire in futuro.
Vallardi, che pubblica questo titolo di una serie di titoli sulla filosofia orientale che annovero tra le belle scoperte fatte in biblioteca e vedere quella targhetta in copertina, devo ammettere che mi ha convinta a comprarlo, anche quando il mio rapporto con i libri di cosiddetto self-help non sia mai stato dei migliori. Che questo post non ti dia l’impressione di aver trovato il Sacro Graal, posso solo darti il mio parere positivo nel dirti che ho trovato tanti elementi su cui lavorare e riflettere, tanti spunti a cui forse non sarei arrivata da sola e che non vengono esposti con la pedanteria che avevo avuto modo di incontrare altrove.
Aggiornamento durante la lettura che ti può dare l’idea del perché io lo abbia scelto:
January 9, 2021 –
“Primo di una lunga serie di libri di auto-aiuto che intendo leggere nel 2021. Ne ho fatto incetta durante saldi di vario tipo, sono pronta ad ammettere di aver bisogno di tutti i buoni consigli del mondo, ma sono più ben disposta a farlo quando il libro in questione sia stato comprato in saldo. Questo appunto me lo salvo, è davvero genovese da parte mia. Non trovi?”
La versione digitale di questo libro è stata tra le retate di ebook in saldo sul kindle store che ho incontrato negli ultimi mesi, tanto per farla breve. Avere qualche minuto da dedicare a inseguire gli sconti si rivela utile, di tanto in tanto. Mediamente incontro tante cose inutili o di dubbia provenienza, ma qualche volta sbuca qualcosa di interessante.
Invito chi volesse provare a leggerlo a non leggere l’indice, ma di lasciarlo a quando i capitoli si siano già letti. L’indice, a quel punto, funzionerà più come un promemoria che un’anticipazione troppo corposa e fuori contesto di quale possa essere il contenuto del libro in sè. Gradevole, e ulteriore valore aggiunto, il fatto che sia ricco di aneddotica e di episodi realmente vissuti da persone con nomi e cognomi. Anche se fossero tutte comparse fantocce della vita del Conferenziere, direi che centrano l’obiettivo di rendere il tutto più alla portata di un lettore a cui non basti sapere che “si usa fare così” o che “qualcuno ha trovato benefici nel fare cosà”. Qui troverai l’inestimabile testimonianza di diversi Mario Rossi che sono riusciti nel loro obiettivo. Molti di loro sono individui molto americani, ma che ci vuoi fare… ognuno parte dal mondo che conosce meglio.
Oggi è stata una giornata difficile, di quelle in cui dimostro di essere molto più pasticciona di quanto non avrei detto, ma è stato bello chiuderla finendo un libro e scrivendone qualche riga di getto, grazie per avermi letta.
Nell’immagine iniziale, una postilla di fine post: sconsiglio di bere un bicchiere per ogni consiglio utile che troverai qui dentro.

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