Genova, 9 Ottobre 2014, piove. Só che la sveglia suonerá alle 6.30 e cosí anche se non ho particolarmente sonno cerco di addormentarmi cullata dalla pioggia che batte sul tetto, -tanto sono al coperto-. -Dormi- mi dico. Poi accade qualcosa di inaspettato: mi chiama il mio ragazzo, suo padre guarda spesso Primocanale, mi avvisa che il Fereggiano sta uscendo dagli argini, mi consiglia di restare a casa il giorno successivo, la piena del torrente sta “contagiando” il fiume vicino e l’acqua e il fango stanno già trascinando delle auto come fossero barchette di carta.
Un amico mi informa di trovarsi in casa altrui, il loro primo piano e allagato, mi chiede com’é la situazione qui, sanno che casa mia e proprio in cima a una delle colline accanto a via Fereggiano, avrei dovuto essere i loro occhi e invece cercavo solo di addormentarmi, mi sento in colpa al punto che veglio sull’acqua e sulla sirena che suona a caso per alcune delle ore seguenti.
Morale della favola? Nel 2011 ho rischiato grosso passando in Corso Sardegna nel momento esatto in cui l’acqua raggiungeva il livello piu alto, nel 2014 ho riso di una sirena che ha avvertito il quartiere del pericolo solo quando il torrente era giá esondato e quindi entrambi gli episodi non hanno avuto il loro lieto fine. Ho sempre amato la pioggia piú di ogni altra condizione atmosferica, ma Genova non é preparata a queste quantitá d’acqua, tanto che questa notte un uomo é morto -perché é piovuta una quantitá d’acqua fuori dal comune-, e qualcosa mi dice che quell’uomo non era uscito di casa con l’intento di andare a annegare nella fanghiglia. Non só come siamo arrivati a dover temere la pioggia, ma vorrei poter dormire tranquilla quando piove e poter studiare in una delle biblioteche universitarie senza che il primo piano si allaghi perche ci sono delle infiltrazioni d’acqua (accaduto non piu tardi di ieri mattina presso l‘“Albergo dei poveri”).Ma forse per avanzare “pretese” del genere sono ancora nella cittá sbagliata.
Posso solo concludere con le condoglianze alla famiglia di colui che questa notte ha pagato il fio per tutti gli altri e posso solo sperare che questa volta la storia abbia il buon gusto di imparare da Paganini rifiutandosi di ripetersi.