Avete mai fumato una sigaretta miei affezionatissimi?
Per quelli che non mi conoscono io ho effettivamente smesso da qualche anno, ma sò di che si tratta e conosco molto bene il trantran del fumatore, tanto che ci sono dei momenti in cui finisco ancora davanti ai Tabacchini senza motivo o mi scopro a cercare l’accendino; cosa volete farci, sono un’abitudinaria.
Ma questo cosa c’entra?eeeeh, vedrò di farla breve, vi basti sapere che mi piace chiamare le cose con il loro nome specifico per cui quando fumavo non fumavo sigarette, ma quella determinata marca di sigarette beh allo stesso modo ho sempre saputo che leggere fosse niente di meno che la mia autentica droga e in questo periodo mi spiace, ma dobbiamo chiamare le cose con il loro nome, la mia droga in queste settimane sono gli urban fantasy,
nonostante quando si tratta di libri io non legga per generi nè mi piaccia parlare effettivamente di Urban fantasy…beh dai tempi di Anne Rice ho sviluppato un’insolito interesse per i vampiri e da allora è stata tutta in discesa, ma come ogni ex fumatrice che si rispetti non mi lascio incastrare facilmente, oh no. Ho tutto un mio metodo. Faccio esattamente come con le serie televisive, guardo tutti gli episodi pilota che mi sembrano rientrare nel mio gusto, o a volte, quelli che mi consigliano; dopodichè se mi è piaciuto possibilmente attacco un’altro libro in modo da razionalizzare meglio quanto quel volume mi sia effettivamente piaciuto, funziona bene e spesso mi evita di finire intrappolata in saghe di diversi volumi che la mia libreria non è sicura di poter più contenere e che il mio Kindle d’altrocanto può tranquillamente evitare di suggerirmi senza sosta. Come dicevo questo metodo con me funziona, soprattutto con le serie televisive, poi c’è qualcuno che fa episodi pilota a caso e io scopro che devo recuperare 5 stagioni di una serie perchè sò per certo che invece il mio giudizio era al bar, ma ci sono volte che invece mi limito a dire -dov’è il seguito?- oppure -ce ne sono altri?- e quando si tratta di Urban Fantasy signori miei, ce ne sono SEMPRE altri; e da quando internet è così prolifico di informazioni, non faccio nemmeno fatica a trovarli!
Da qui la recensione di oggi
Il diario degli angeli –
Creature della notte
di Lili St.Crow
(che poi è lo pseudonimo, ma non importa)
Trama secondo me
: è come nelle prime stagioni di Supernatural, non sapete un pene di quello che vedrete dopo nè di quello che effettivamente stia succedendo, ma vedete due fratelli determinati che sembrano sapere il fatto loro, e il padre a sistemare la cornicetta di famiglia-cazzuta-felice che farà neri anche gli ectoplasmi albini, giusto? Beh i primi capitoli di questo libro sono qualcosa del genere, solo che la protagonista è femmina, ha 16 anni ed è praticamente l’aiutante goffo di suo padre quindi non sei poi così convinto che arriverà alla fine del volume, esattamente come in Supernatural signori miei, il pericolo è dietro ogni porta ed esattamente come in Shadowhunters credere che “tutto esista” può salvarti il didietro in più di un’occasione.
La mia reazione:
Lo sò signori miei, con Angel non ho fatto paragoni ad altre opere e mi sono concentrata sul singolo testo, ma quando mi vengono serviti così su un piatto d’argento, non sarò certo io a ignorarli! eheh, bene, questo primo volume non brilla nè per prosa notevole nè per citazioni azzeccate, ma è semplicemente una vicenda avvincente di quelle che – ora voglio sapere come andrà a finire – ecco, qualcosa del genere. Vi voglio avvertire, non fatevi ingannare dall’infelice scelta di traduzione dei titoli in edizione italiana (sì, mi sono rimessa a leggere in italiano, non imparerò mai) nonostante la protagonista sia il narratore della vicenda non abbiamo a che fare con pagine di diario vere e proprie, nè con un adolescente che decanta i tatuaggi dei propri commilitoni a caso, giusto perchè “è in crisi adolescenziale” (ogni riferimento a Divergent è assolutamente voluto). La protagonista esattamente come mi ha fatto piacere leggere in Angel e in Ladra di sangue fa cose plausibili, non mi interessa se poi non siano effettivamente le scelte che avrei fatto io, o se Newton è lì a storcere il naso perchè certe faccende non sono del tutto fisicamente plausibili, mi interessa piuttosto che quando un vampiro cazzuto le dice -abbassati- lei si abbassa, perchè altrimenti cavolo qualcosa di brutto dovrà pur succedere, una trave, un piede di porco, un fulmine…sai mai nella vita: si chiama istinto di auto-conservazione, sono felice che qualche autore si sia ricordato che sotto sotto anche gli adolescenti ne hanno un po’ ogni tanto, magari non quando tentano di imparare il parkour, ma qualche volta sì, ecco. Ma non divaghiamo, la prosa non mi ha emozionata, e espressioni come fare sega non sono cose che trovo più da gergo GGGiovane autentico ecco, le trovo solo patetiche, nonostante questo l’ho letto tutto d’un fiato, e non sono convinta che aspetterò molto prima di leggere il seguito, anzi, credo solo si tratti di scegliere se continuarne la lettura in e-book o in cartaceo, ormai credo sia questione di minuti, forse di ore, ma non credo che entreremo nei giorni.
Che dirvi miei affezionatissimi, mi stupisce che io non abbia ancora letto da nessuna parte di una trasposizione cinematografica di questa faccenda, stesso discorso valeva anche con Ladra di Sangue eh, ma più riesco a leggere saghe che ho ignorato per tempo meglio è, non mi lamento.
Lo consiglio a giovincelli e giovincelle perchè appunto lascia curiosi di sapere come farà Dru a cavarsi d’impiccio, ma non colpisce particolarmente per riflessività o scelte lessicali azzeccate. In ultima nota finale devo proprio dirlo
Il tri-an-go-lo no! Non l’a-ve-vo conside-ra-toooo, Renato Zero
mi perdoni, ma davvero, qui subodoro triangoli adolescenziali mica da ridere, me la sono scampata con Angel e Ladra di Sangue, lo sapevo che non sarei potuta fuggire a lungo!
In sintesi : ★★★☆
Mi è piaciuto
La vostra affezionatissima,
L.