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un Bel Natale in vico S. Luca 4

Ho sempre voluto fare l’architetto. Credo anzi di aver ipotizzato che le persone fossero felici abitando in posti più belli, molto prima di comprendere le parole “salute mentale”. Tuttavia, anche se ho cartellette piene di piantine di case improbabili… non ho fatto l’architetto. Questo articolo non è sulla triste storia di un professionista mai nato quanto su un occhietto che è rimasto sensibile a colori, forme, suoni – e profumi – e ha voglia di raccontare quelli che riempono vico san Luca in questi giorni. Se passi da Genova entro il 24 dicembre, lascia che ti scriva due righe sul perché ti consiglio di deviare verso Palazzo Gio Battista Grimaldi. E se non potrai allungare il viaggio, lascia che ti racconti come è andato il mio.

Un giorno di ferie, un mercatino segreto e una borsa piena di felicità

Sono una gran sostenitrice dei giorni di ferie singoli e, per la verità, non sono abbastanza saggia da aver preso il giorno libero da cui scrivo solo per contemplare palazzi storici. Diciamo però che avevo una gran voglia di allontanarmi dai plasticoni kitsch sparsi per il mondo. Prendere la metro non sembrerà l’inizio di un’avventura edonistica, ma la destinazione di oggi è pane per i denti di ogni dandy. Il binomio Natale e centro città, in genere, per me vuol dire passare dal Mercatino di San Nicola, ma se riproporranno questo Pop-up market, lo aggiungerò subito alla tradizione.

Per il percorso consigliato, ho fatto come ogni persona che vive in un posto da un paio di decenni: ho cercato su Google. Google maps suggerisce ai pedoni > superare Palazzo San Giorgio in direzione piazza Caricamento > fare vico del Serriglio > raggiungere piazza s.Luca, che porta proprio in vico s.Luca: così ho fatto. Probabilmente esistono percorsi più sensati per chi fosse in cerca di regali, ma è un percorso tanto rapido da far girare la testa. Il contrasto tra i vicoli bui e le stanze allestite dall’Anteprima factory è talmente forte da risultare consigliato.

Vico San Luca 4 è una specie di portale. Un po’ come tutti i Rolli (palazzi storici di Genova) è in grado di trasportare verso altre epoche. Qui si va a un luogo e un tempo in cui la Superba commissiona ancora affreschi e li paga con testoni sonanti. Il palazzo è datato 1610, ma monta un citofono che ci chiede di comporre il “105” e suonare il campanello per farci aprire il cancello. Ogni volta che penserò di andare via da questa città, mi concederò un secondo per ripensare a queste magnifiche contraddizioni! Anche il fatto che degli architetti abbiano la possibilità di insediarsi in palazzi storici di questo tipo, con tanto di spazio per installazioni etc credo sia qualcosa da non sottovalutare.

Le scale dei palazzi storici hanno molto da raccontare, è una lezione che ho imparato forse anche grazie ai solchi delle ruote dei carri, ai gradini assottigliati dagli stivali… insomma, per salire consiglio le scale. Tutto il contesto merita, ma il Mercatino si trova al piano nobile. Il tour dell’edificio è rimandato. Sapevo poco altro di dove stavo andando, ma ripropongo le due cose che hanno convinto me ad andare: espongono artisti di Studio Rebigo. Hanno il Pos. Sembra assurdo dire che non voglio svelare troppo quando ci sarebbe molto da condividere, ma mi sembra la cosa giusta da fare in questo contesto. E a questo mi attengo.

Negli ultimi anni mi sto abituando fin troppo ai video acquisti. Da buona youtuber io stessa mi ci sono divertita parecchio, ma qui non ti racconterò cosa io abbia comprato, quanto quello che è possibile comprare, ma soprattutto sfogliare, osservare, contemplare. Carta regalo, tote bag, tazze, poster, stampe, litografie, tavole originali, fumetti, libri illustrati, quaderni, agende, calendari, decorazioni per la casa e per l’albero di Natale, borse, biglietti d’auguri… spero proprio che questa lista non sia esaustiva perché consiglierei, a chi volesse andare di persona, di seguire il Virgilio locale (nel mio caso, Paolo Vinci) e farsi guidare attraverso gli spazi.

Non l’ho sottolineato abbastanza, ma vorrei almeno accennare a quanto i locali siano curati; risulta tutto lusinghiero per oggetti e opere d’arte, dalle luci ai profumi d’ambiente. Il fatto che sia tutto in ordine e quanto in commercio sia prezzato con precisione, esalta ogni pezzo e mi consente di prendere a campione anche poche foto, per dare un’idea del tutto.

Ho il vizio di stare con il naso all’insù, ma appena ho visto le copertine dei quaderni di Tuss edizioni ho riconosciuto i 4 “Pavimenti di Genova” proposti in copertina. Non mi diletto di bullet journaling e avrei fatto poco uso di queste pagine puntinate, ma è esattamente l’esempio di oggetto che mi piacerebbe trovare in cartoleria. Altro che Onecolor che imita Tintaunita che imita Monocromo!

Sono stata attirata in vico s.Luca dalle stories su Instagram di Ste Tirasso che promettevano regali di Natale per tutte le tasche; quindi chiudo aggiungendo solo che non sono stata truffata, anzi confermo. Si parte letteralmente dall’euro. Ci sono anche alberi di Natale ben addobbati, renne, e pinguini. Quindi anche l’atmosfera è più che rispettata. Ai piedi del sempreverde in foto, in questo caso: i libri illustrati di Giulia Pastorino.Consiglio la visita anche a chi non fosse malato di architettura, anche i più neofiti credo noteranno che chi si è occupato del tutto, ci mette passione.

La selezione di artisti non finisce qui, me ne vengono in mente almeno altri 9 lì esposti, ma per una lista esaustiva degli illustratori esposti rimando al sito di Anteprima factory. Già che sono così gentili da non limitarsi a un post promozionale storto, mi fermo qui. Lo spazio invece è aperto al pubblico dalle 9 alle 20, fino al 24 dicembre. Passerai? Io spero di sì. Nel caso, un commento qui sotto su cosa ti sia piaciuto – o non piaciuto – è più che benvenuto.

Grazie a Luigi Berio, Ste Tirasso e Paolo Vinci per l’ospitalità!

La maggior parte delle mie foto di oggi è in verticale, chiedo scusa ai lettori che avrebbero preferito delle foto in orizzontale forse più adatte a un blog, ma Instagram mi ha mal abituato: porta pazienza.

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