Smettere di scrollare reel e ricominciare a leggere fumetti o, più realisticamente, di come un uomo sul trattore mi ha insegnato come passare il tempo “in ufficio”
Tutti i giorni vedo esseri umani con sedicenti soluzioni ai miei problemi. E visto che ho diversi problemi, l’internet è così gentile da offrire un saaacco di soluzioni. Anche a problemi che non ho ancora, ma potrebbero sempre venire con il tempo; consigli spesso somministrati sottoforma di video.
A volte trovo qualcosa che poi son contenta di aver visto, ma più spesso quel che offrono è un aspirapolvere, una dieta, un esercizio ginnico o un vestito che potrebbe o non potrebbe farmi sembrare una fata.
Ironicamente trovo che più che contenuti motivazionali, questo tipo di cose possano essere piuttosto avvilenti. Temo che non sia nelle soluzioni degli altri che possiamo trovare la nostra felicità. E, in linea generale, ho proprio notato che fare un giro per reel al mattino può far cominciare la giornata con il piede sbagliato. Senso di colpa, noia, indifferenza, rabbia, invidia, tutte cose di cui credo di poter fare a meno prima delle 7 del mattino.
Quindi ho io un consiglio per chi si trovi a leggere poco e a passare troppo tempo impegnato nel doom scrolling quotidiano: leggere. Leggere qualsiasi cosa, ma soprattutto leggere un fumetto. Grazie a Jajo, che me lo ha ricordato scegliendo a sua volta di leggere di più nei tempi morti.
L’aneddoto, da cui il sottotitolo del post, è che Jacopo una mattina ha condiviso il suo entusiasmo per un albo degli X-men e di quanto fosse contento di aver letto quello e non aver passato la sua pausa contemplativa su Tiktok.
È così che mi sono ricordata la meraviglia provata nel leggere gli albi sui supereroi. E mi sono chiesta: preferisco ascoltare le fantomatiche vacanze del tizio xy o volare sui cieli d’Africa con Tempesta?
Ho regalato mesi della mia esistenza ai social, e non comincerò a disinstallarli massivamente, ma quando sono giù e ho 10 minuti da dedicare a qualcosa, vorrei essere portata a guardare in alto, a un tizio con la tutina blu e i pugni alzati, pronto a salvare il mondo. Di certo fa meglio al mio spirito della polemichetta del giorno.
Qui Vecchioni lo canta meglio di come io lo stia farfugliando. Sotto il latex sudazzato e le patetiche storielle di certe rubriche domenicali, credo che i supereroi – e il fumetto in generale – parlino alle stesse persone che si commuovono a teatro o si trovano a ricopiare versi e frasi dei grandi poeti. È un po’ l’epica del nostro tempo. Sono certa che esistano content creator capaci di fare altrettanto, diciamo solo che ho il dubbio che il nostro cervello abbia più bisogno di una Lanterna verde che di un oggetto in offerta su Temu.
Non leggo più fino a friggermi gli occhi – li concio già piuttosto male lavorando – ma voglio continuare a scegliere attivamente di leggere, soprattutto quando ho tante domande e non riesco ad afferrare abbastanza risposte.
Ho già una campagna elettorale pronta all’uso (potrebbe essere delle peggiori campagne retrograde mai viste): “più agricoltori e meno influencer!”.
Non sto dicendo che tutti gli agricoltori siano coperti di tatuaggi e offrano consigli su Tex, quindi questa campagna si esaurisce un po’ da sola, ma questo tizio che ostenta di essere il villico della nostra storia, è l’uomo che ha offerto il consiglio di partenza di questo post.
“ho deciso che invece di guardare reel potrei leggere” ha detto. Niente di più, niente di meno,
Oggi l’ho fatto attivamente e ho letto 3 fumetti (nn. 1, 2, e 3 di Soil di Atsushi Kaneko). Ho comunque visto dei reels, ma ho letto 3 fumetti più di ieri. Consiglio di continuare a cliccare su “non mi interessa” “non voglio più vedere questo contenuto” e swipare via da ogni contenuto non gradito, è un ottimo modo di migliorare quello che ci propone il cosiddetto algoritmo. Se il periodo è un po’ stressante, suggerisco in particolare di cercare intorno alle parole “slow living” e ripartire da lì. Questo post non vuole in alcun modo sottointendere che i video brevi siano il male, solo tornare a prendere in mano i propri minuti di relax, con mini gesti intenzionali come l’aprire un fumetto a pagina 1.
Ora torno a leggere Soil. Il numero 4 sarà quello con cui deciderò se andare avanti con la serie o meno, augurami buona fortuna.