Twitter, Facebook e piazze varie.
[Questo post è stato importato da Blogger e risale a un poco di tempo fa, da allora sono cambiate un paio di cose tipo il fatto che Tumblr mi piaccia a tal punto da volermi trasferire qui con il mio blog, ma per il resto molte cose restano valide.]
Parliamone,
nell’antichità avevano l’agorà, noi abbiamo i social network; che più che un cittadino di una polis greca mi fanno sentire un agorafobico in crisi in Piazza della Vittoria.*
No, in generale non amo i social network.
Mi sono iscritta a Facebook per avere dei giochi che “girassero” sui mio vecchio pc e mi sono appena iscritta a Twitter perchè intendo “Followare” dei miei professori. -Sì, dei miei professori.-
Tornando a prima, rendo l’idea di quanto la cosa mi lasciasse pressochè indifferente? Diffido di tutte queste piazze, diffido di tutti questi palchi/parlatoi improvvisati. Il punto è che credo di saper gestire il pubblico a cui ero abituata, qualche decina di persone (molti dei quali amici o conoscenti) che sapevano esattamente cosa aspettarsi quando venivano ad ascoltarmi/sentirmi suonare; non credo di poter fare altrettanto con persone a caso che non sono abituate al tipo di persona che sono.
Ma voi -o almeno così farei io nel vostro caso- vi starete sicuramente accorgendo del fatto che qui su Blogger io mi rivolgo a chiunque voglia leggermi, -o quasi-. Beh, posso rassicurarvi sul fatto che voi, cari lettori non mi mettete alcuna ansia, alcuna pressione mentre scrivo, mi leggete e basta, senza aspettative, a volte nemmeno interamente; ma molti di voi mi conoscono in un modo o nell’altro e sanno cosa aspettarsi quando finiscono su questo Blog, e se ancora non lo sapessero: lo sapranno presto; o interromperanno la lettura prima che io possa aggiungere alcunchè. Il che mi riempie di serenità.
Voglio rispondere in questa sede a “Prismatic310“ di cui vi lascio il link al canale Youtube se non lo conosceste ancora;
lei una volta chiese se non ci creava confusione seguirla su così tante piattaforme io voglio dirle che seguirei lei e la sua “ciurma” ovunque mi volessero portare quindi sì, continuerò a seguirla su: Tumblr, Facebook, Youtube, Twitter, Google+ e Formspring; il punto è che sono disposta a farlo per pochissime persone. Ha veramente senso tutto ciò?
Vi immaginate se Giulietta avesse dovuto sporgersi da ogni balcone del palazzo contemporaneamente? Non avrebbe forse perduto di fascino nei confronti dell’audace Romeo se fosse apparsa a lui come una decina di immagini sbiadite di se stessa? Il buon Pirandello mi trova d’accordo sull’
Uno, nessuno e centomila,
ma non sarebbero forse meno le immagini di noi stessi che noi andiamo qua e là sbandierando se ne limitassimo la quantità?
Non sò, io per esempio scelsi di eliminare i miei blog creati in successione su
Splinder, Myspace(msn), WordPress e Tumblr
perchè una volta creato questo decisi che un balcone da cui udire la mia voce fosse più che sufficiente a tutti noi.Sbagliavo?Ora sperimenterò la convivenza tra diversi social network, ma spero che presto la cosa si possa ridurre e snellire. Voi cosa ne pensate?Con quali social network vi trovate meglio e perchè dovrei continuare a gestirli tutti?
-approfondimento su Prismatic310-
Apro qui una brevissima parentesi diretta proprio a “Prismatic310” come ho già fatto in precedenza rispetto alle altre 2 persone di cui seguo le peripezie in rete di cui vi ho parlato. Sono entusiasta di averla trovata. La trovai grazie ad un video che lei fece su di un trucco ispirato al Cappellaio Matto di recente Burtoniana memoria e da allora l’ho seguita in ogni dove; fino a leggerne il romanzo d’esordio,
che per altro sono stata entusiasta di leggere tra i primi romanzi letti sul Kindle
e che consiglio.
Ringrazio qui, “apertamente” lei e la sua ciurma per le Oscar Night, per le opinioni condivise con “me” sulle serie che seguono, per i titanici videobooks che non mi lascio sfuggire e che mi fanno compagnia in serate altrimenti solitarie, per avermi fatto conoscere artisti che non conoscevo -cosa che devo dire non essere semplicissima nonostante l’immenso panorama discografico al quale siamo abituati- anche grazie ai canali:e
.
Insomma un grazie generico per quello che avete inconsapevolmente deciso di condividere con me e che sento molto vicino. Grazie perchè mi avete ricordato che siamo tutti diversi al mondo, ma che qualcuno che ci può capire c’è sempre se solo abbiamo la fortuna di trovarlo. In ultimo aggiungo una breve nota personalissima: sono anni che cerco di scrivervi e-mail e lettere cartacee, ma le prime non vi arrivano e le seconde non giungono mai a compimento dunque spero che questa possa essere la volta buona. Un giorno, forse, coglierò davvero l’occasione per inviarti il mazzo-zombie di Magic the Gathering che ho preparato per te (F.F.) almeno un anno fa. Un giorno, chissà…
E ora vi saluto davvero miei affezionatissimi.
A presto,
L.
*Piazza della Vittoria è una delle prime piazze di Genova che mi vengono in mente se devo pensare ad un posto in cui una persona possa avere un attacco di agorafobia, non ridano gli abitanti di città ben più grandi, è stato il primo esempio che mi è venuto in mente, forse perchè tutto quel bianco marmoreo in effetti mi fa davvero un po’ effetto.
**Opera di Luigi Pirandello in cui egli ci mostra come ognuno di noi sia diverso nella percezione di ogni persona che si relazioni con noi, noi compresi.